I giovani e l’agricoltura. Anche il castagno tra le opportunità
Non è raro, negli ultimi tempi, imbattersi in notizie, promosse anche da certe associazioni di categoria, che propagandano ipotetici ritorni dei giovani alle campagne.
Vero è che studi della Fondazione Censis in Italia dimostrano che è dagli settanta che l’esodo dalle campagne verso le città si è invertito ma senza però mai avere impennate e, probabilmente, con caratteristiche qualitative del fenomeno tali da non produrre risultati interessanti.
Infatti, la realtà dei dati concreti sui giovani in agricoltura è davvero molto negativa e riguarda, non solo l’Italia, ma tutta l’Europa. I dati disponibili più recenti della C
orte dei Conti Europea sulle strutture delle aziende agricole parlano di un numero di agricoltori di età inferiore ai 44 anni diminuiti del 33% in Italia e del 23% come media europea nel periodo compreso tra il 2007 e il 2013.
Di fronte a questi dati l’Europa si è mostrata molto sensibile ed ha reagito con politiche per i giovani agricoltori allo scopo di generare una inversione di tendenza.
I programmi UE a sostegno dei giovani agricoltori è aumentato da 3,23 a 6,42 miliardi di euro tra il periodo di programmazione 2007/2013 e quello successivo 2014/2020. Alla luce dei risultati ancora modesti e considerando l’argomento dei giovani in agricoltura un tema sensibile, la PAC post 2020 vedrà un ulteriore rafforzamento economico in questa direzione. Sono previsti infatti aiuti disponibili come premio di primo insediamento nell’ambito del PSR che arriverà fino a 100.000,00 Euro.
C’è da dire che, assieme agli sforzi dell’Europa, anche le Regioni Italiane hanno reagito con grande sensibilità trasferendo i progetti europei in piani di aiuto locali che stanno riscontrando, negli ultimi anni, adesioni altissime di oltre il 95%.
Potremo dunque inclinarci all’ottimismo anche se, nonostante gli aiuti finanziari, i problemi che limitano lo sviluppo e la crescita dei giovani agricoltori sono ancora tanti e, in gran parte, irrisolti. La società svedese De Laval che fornisce macchinari e tecnologie per l’agricoltura e l’industria alimentare, in collaborazione con il sindacato giovanile europeo CEJA, ha condotto un interessante indagine intervistando circa 1.000 giovani imprenditori agricoli in Europa. Dall’indagine emerge molto chiaramente come la maggior parte dei giovani agricoltori intervistati (59,2%) ritiene il principale fattore limitante dell’impresa agricola, l’ottenimento di un adeguato livello di reddito. Non meno rilevante emergono, tra i fattori critici, l’accesso alla terra (50,8%), la complessità delle procedure amministrative (42,4%) e la difficoltà di competitività nei mercati globali (39,5%). Per poter affrontare le difficoltà i giovani agricoltori sostengono di dover puntare sulla dimensione aziendale più estesa possibile e investire nella conoscenza tecnico-scientifica e nello sviluppo tecnologico, rispettando la sostenibilità ambientale.
Nonostante dunque le difficoltà, potremmo aspettarci una ripresa del settore primario, proprio grazie alle nuove generazioni i quali, probabilmente, non punteranno solo sulla coltivazione della terra, ma anche su altre attività come l’accoglienza turistica e la valorizzazione delle molteplici tipicità del nostro paese.
E’ proprio in questo contesto che la castanicoltura si può inserire tra
le opportunità disponibili ai giovani. In un momento di aumento della domanda di prodotti tipici, di alta qualità (castagne e marroni inclusi), con fortissimi legami con il territorio e perfino in grado di rappresentare forme di recupero di superfici boschive abbandonate, il castagno e la sua multifunzionalità, si inserisce perfettamente nella moderna agricoltura.
Per tutto questo vogliamo essere ottimisti per l’agricoltura, per i giovani e, perché no, anche per il castagno e il legame che ha rappresentato con la storia della società rurale.
La presente nota è estratta dalle seguenti pubblicazioni:
Comegna E. (2019). La questione giovani nell’agricoltura europea: un dilemma difficile da affrontare. Tempi della Terra 2: 26-32.
CEJA – DE LAVAL (2014). Building a sustainable sector. European young farmers survey 28 pp.
Pascale A. (2014). Una nuova ruralità. Olio Officina Magazine 7.
Giacomo Costagli
Associazione Amici di rivalto